Tempi duri per la Ferrero nei mercati all’estero, precisamente sul territorio francese. La Francia, paradossalmente, è uno dei Paesi in cui la celebre crema spalmabile di nocciole vanta un’altissima percentuale di estimatori, ma con il provvedimento preso dal Governo transalpino le cose potrebbero cambiare, ed in peggio, per i profitti dell’azienda italiana.
Il senato francese ha, infatti, appena approvato un emendamento che potrebbe stritolare come un cappio al collo le entrate rese dalla vendita della Nutella: il cosidetto emendamento Nutella o legge Nutella prevede infatti un rincaro notevolissimo per tutti i prodotti alimentari che utilizzano olio di palma, un aumento di tasse del 300%. Tra i prodotti che contengono al loro interno l’olio di palma è presente, per l’appunto, la Nutella, che rischia cosi di perdere una grossa fetta di guadagni da una delle Nazioni in cui è più amata.
Il provvedimento è stato approvato in prima lettura con 211 voti a favore e 133 contrari, e dovrà ora prima essere riesaminato al Senato nel voto generale del capitolo tariffe del Pflss. L’emendamento è stato presentato dal senatore socialista Yves Daudigny, ed i motivi di tale scelta possono essere riassunti in due punti:
1. La nocività per la salute dell’uso dell’olio di palma che, essendo molto comuni nelle produzioni alimentari, contribuiscono alla crescita dell’obesità e dello sviluppo delle malattie cardiovascolari.
2. La produzione di questi oli da un notevole contributo alla deforestazione di Paesi come la Malaysia e l’Indonesia, principali esportatori.
Insomma tempi duri per la Nutella, un alimento che può essere nocivo se consumato in grandi quantità e con grande frequenza. Basterebbe, forse, solo una presa di coscienza maggiore da parte del consumatore sui potenziali rischi dell’abuso di questo prodotto dolciario, ma per intanto in terra francese il guanto di sfida è stato lanciato.
Vincenzo Abate
